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Da Siena all'estero, sempre più emigrati

A fine 2022 più di diecimila

13 marzo 2023

 

senesi-estero

Cutro: comune di diecimila abitanti della provincia di Crotone, sconosciuto ai più fino ai primi di marzo di quest’anno. Poi l’attualità lo ha imposto come tragico trend topic legato all’immigrazione, ultimo in ordine di tempo, probabilmente solo per qualche tempo. La questione immigrazione è tornata in prima di cronaca come sempre più spesso in epoca recente, e con essa la diatriba sui numeri  di quanti scelgono di arrivare (o transitare) in Italia. Molto meno noti sono invece quelli relativi all’emigrazione, ovvero agli italiani che scelgono di andare all’estero. E che, se si trattengono per oltre un anno, sono tenuti ad iscriversi all’AIRE.

 

 

SEI MILIONI DI ITALIANI ALL'ESTERO

 

L’AIRE è l’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero:   è gestita dal Ministero degli Esteri, che qualche settimana fa ha reso noti al Sole 24 ore i dati aggiornati degli iscritti. Si è scoperto così che sono  quasi  sei milioni, aumentati negli ultimi anni ad un ritmo che nel 2022 è arrivato al 2,2 per cento rispetto all’anno precedente.  La provincia di Mantova è quella col maggior tasso di emigrati in rapporto alla popolazione: oltre 40mila, in pratica 1 ogni 99 abitanti. A seguire quella di Rovigo e di Prato, da dove forse molti cittadini di origine cinese hanno scelto di tornare in Cina dopo due anni di pandemia. Poco dopo, in ottava posizione, ecco la provincia di Siena: 10mila residenti hanno scelto di stabilirsi all’estero, quasi 40 ogni 100 abitanti, ad un tasso di crescita (+5,6 %) che l’anno scorso ha doppiato quello nazionale.

 

 

EMIGRATI: COME E DOVE?

Dove va chi sceglie di emigrare? Quasi sempre in Europa (78 per cento dei casi), soprattutto Germania e Svizzera. Sempre di più (un terzo) sono giovani under 30, e quanto pare sempre meno alla ventura e sempre più con profili professionali qualificati, e quindi capaci di spuntare all’estero condizioni di vita ben migliori di quelle possibili in patria.  Un fenomeno che fa il paio con altri già noti come la fuga dei cervelli e il calo demografico della popolazione italiana. Su quest’ultimo, proprio da Cutro e dal Consiglio di Ministri che lì si è tenuto il 9 marzo è uscita la volontà di rafforzare e semplificare i flussi di lavoratori immigrati regolari anche per fare fronte alle carenze sempre più marcate di manodopera. In proposito, il Governo ha approvato un apposito Decreto legge.

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